dalla Gilda degli insegnanti di Venezia, 3.3.2017
– Un tempo erano gli studenti a preoccuparsi quando arrivava la pagella. Ora tocca agli insegnanti.
E’ una storia che non finisce mai.
Molti insegnanti sanno che basta un voto basso o un’insufficienza per ricevere dai genitori, oltre a una pioggia di insulti, un reclamo o un ricorso. Prassi talmente diffusa da spingere ora l’Ufficio Scolastico Regionale per la Toscana a correre ai ripari e a diramare ai dirigenti scolastici un vademecum completo (Nota n. 2764/2017), ricco di minuziosi dettagli normativi, che indica la prassi da seguire per gestire correttamente l’enorme mole di contenziosi che puntualmente sorgono con le famiglie dopo i risultati degli scrutini e degli esami di Stato.
E l’USR per la Toscana ricorda, tra le altre indicazioni, che i provvedimenti adottati dagli organi collegiali degli istituti riguardanti la valutazione degli alunni, comprese le pagelle del primo quadrimestre, sono atti definitivi e quindi impugnabili legalmente. Le segreterie, dunque, sono tenute a consentire l’accesso ai documenti su richiesta degli interessati. Di questo passo, però, ogni scuola avrà bisogno di un super ufficio legale in cui la differenza sarà fatta non tanto dal merito della questione, quanto piuttosto da eventuali vizzi di forma che portano alla fine a promozioni immeritate.
E, come sempre, salirà sul banco degli imputati per giustificare ripetenze (e anche volti “non all’altezza”) con genitori che spesso non si sono mai fatti vivi durante l’anno.
In ciò rafforzati dall’atteggiamento della stragrande maggioranza dei Dirigenti scolastici che, quasi mai presenti durante l’anno ai consigli di classe, in base al principio del customer satisfaction tendono ora ad assecondare le famiglie, soprattutto se prestigiose o importanti in grado di spostare flussi di iscritti da un istituto all’altro.
Siamo convinti comunque che una presenza più assidua nei colloqui con gli insegnanti possa comunque aiutare a chiarire ogni malinteso e a prevenire eventuali delusioni di fine anno (nonché errori da parte di qualche docente).