Oggiscuola, 8.3.2017
– “I bambini sono il bene più prezioso e più fragile dell’umanità e chi ha a che fare con loro quotidianamente non può permettersi il lusso di scaricare le proprie frustrazioni maltrattandoli. Chi lo fa deve cambiare mestiere, anzi bisogna farglielo cambiare”.
E’ quanto afferma il garante per l’infanzia e l’adolescenza della Regione Calabria, Antonio Marziale, nell’apprendere dell’ennesimo episodio di violenze a scuola, stavolta a Oppido Mamertina, nel Reggino, dove due maestre sono state filmate dai Carabinieri intente ad apostrofare, strattonare e malmenare bambini.
“Finalmente la mia decennale proposta di sottoporre i docenti a visite psicologiche periodiche ha trovato la giusta attenzione nei giorni scorsi al Ministero dell’Istruzione – continua Marziale – ed entro domani mattina provvederò’ ad inviare le linee guida dettagliate, perché’ e’ tempo di porre fine ad un fenomeno raggelante e consolidato, conosciuto in minima parte perché’, purtroppo, la maggioranza delle volte non denunciato. Ma, quanto appreso dalle cronache basta e avanza per farci parlare di emergenza.
I docenti svolgono un ruolo usurante, che mette a dura prova le emozioni – evidenzia il Garante – ma ciò’ non giustifica l’accanimento su creature deboli. Stanare coloro i quali hanno problemi di tenuta emotiva significa prevenire e mettere in sicurezza i bambini. Al diavolo chi intravede nella proposta l’intento di criminalizzare una categoria, anche perché’ i docenti con i quali mi trovo ad agire nel quotidiano si dicono all’unisono d’accordo”.
Per Marziale “ogni genitore ha il diritto di sapere che gli adulti ai quali affida i propri figli siano rispettosi di essi. A nessuno e’ dato di compromettere lo sviluppo emotivo dei piccolini, che negli adulti di riferimento devono trovare guide non aguzzini. Domani renderò’ note le linee che ho inviato al ministro Fedeli – conclude il Garante – e comunico che l’idea delle telecamere sta trovando opposizione in quasi tutte le sedi istituzionali da me esplorate. Ma sulle visite periodiche psicologiche non cedo”.