Quest’anno, nei dati previsionali
per l'avvio del prossimo anno scolastico, si
apre all'insegna di evidenti tagli sull'organico nazionale
, regionale e infine provinciale , in linea cioè
con quanto annunciato nella famigerata legge F 296\06.
Negli incontri al MPI si era calcolato un
taglio dei contingenti sottostimato rispetto alla citata
legge o meglio rispetto ai 19.039 richiesti dal MEF, tanto
che nella CM 19\07 sono stati ridefiniti i numeri e le
modalità ( in O.D e in O.F) dei tagli previsti
( da 19.039 a 14.179 di cui 11.726 in Od.D e 4.673 in
OdF) e ciò per effetto dell’incremento nazionale
del rapporto alunni\classi ( stimato intorno ai 2453 posti);
questo tuttavia, non consola e molto fa riflettere sull'esigenza
reale di questi interventi, inseriti tra l'altro nella
legge finanziaria nonostante i dissensi manifestati con
proclami, presidi, udienze e dichiarazioni, e poi ancora
anticipati nonostante l'incremento demografico specifico
degli alunni dichiarato in alcune regioni e poi ancora
senza il calcolo delle reali situazioni territoriali.
Nei criteri dei tagli il Lazio viene, infatti, ancor oggi
penalizzato nonostante un incremento consistente di alunni
e da ciò discende l'esigenza, rappresentata e reiterata
anche nelle sedi opportune, di denunciare tale modus operandi
e ci si augura che per la regione, prima da parte del
MPI e a livello provinciale poi da parte dell'USR, ci
siano ancora i margini per la ridefinizione dei parametri
numerici che possano tenere debitamente conto dell’effettivo
rapporto demografico alunni\docenti\istituzioni.sc. \territorio,
come infine del lavoro di ricognizione già espletato
dall'USP nel rispetto delle scadenze e delle modalità
illustrate nella CM 19\07
E' bene tuttavia chiarire che l'associazione non
si ritiene affatto soddisfatta di quanto si sta operando
ai danni degli alunni ,dei docenti (a tempo determinato
e indeterminato) e della qualità della scuola. E' fondamentale poi ricordare a tutti le ulteriori difficoltà
che discenderanno in seno all'autorizzazione di organici
in situazione di fatto e di quanto in tal senso esplicitato
in sede finanziaria con l'ulteriore taglio previsto, Ci
si chiede tutti: ‘’Ma la scuola ,a cominciare
da quella cosiddetta dell'obbligo, è o non è
l'istituzione su cui dover investire poiché deputata
alla formazione sociale e civile delle nuove generazioni!’’
Il coordinatore regionale Patrizia.Giovannini |