Corsi FORCOM in provincia:
la Gilda degli Insegnanti auspica una corretta e tempestiva
soluzione
Ancora
una volta una questione di carattere generale che si sarebbe
dovuto dirimere ancor prima a livello ministeriale, viene
ad essere motivo di contenzioso da parte di un singolo cittadino
avverso amministrazioni periferiche subordinate, ciò
è accaduto rispetto alla valutazione dei corsi di
perfezionamento, ai sensi della tabella annessa al DDG 16\03\0,
con una sentenza
del TAR Basilicata, e ora
da parte del TAR del Lazio. Si ricorda che
nelle FAQ ministeriali fino al 30 maggio scorso la vicenda
era rimasta sospesa senza avere una chiara direzione da
far seguire alle amministrazioni regionali e provinciali,
ciò chiaramente ha condotto al balletto di diverse,
alterne interpretazioni nei vari tavoli regionali e poi
di conseguenza provinciali, tanto che in alcune regioni
è stato necessario almeno richiedere uniformità
di valutazione . Certo è che nelle FAQ e nelle innumerevoli
richieste verso il MPI non c’è mai stato esaustivo
chiarimento anche nonostante le difficoltà che vedevano
investiti tutti, ricorrenti e amministrazioni periferiche
in primis, a ridosso delle tante scadenze estive: dalla
lavorazione delle GG.EE , alle assegnazioni provvisorie
e alle immissioni in ruolo, per citarne alcune.
La vicenda nasce in merito alla valutazione di un
titolo (diploma di perfezionamento) inserito nel punto C7
della nuova tabella di valutazione annessa al DDG 16 marzo
2007 ma non contemplato nel D.M.270 , quindi nel nuovo ordinamento
universitario, e alla fine ,dalle sentenze, riconosciuto
tale ( equivalente ai master di I e II livello e non ai
semplici corsi come nel p.C8) solo in base al numero delle
ore di svolgimento ( 1500 ore e 60 cfu).
I singoli ricorrenti che hanno avanzato titolo al riconoscimento
del pieno punteggio dei corsi di perfezionamento ai sensi
del punto C7 della su citata tabella, in funzione del diritto
singolo, hanno toccato l’amministrazione periferica
dell’USP o dell’USR prima ancora del MPI.
Ora chiaramente, visto che come sempre cittadini e amministrazioni
periferiche subordinate vengono direttamente investite nella
soluzione del problema, ci si aspetta una decisione
finale generale del MPI che tenga conto di tutti i diritti
lesi e dei ricorrenti e di chi nella vicenda è stato
suo malgrado coinvolto, anche perché tutto
ciò potrebbe scatenare una serie altra
di contenziosi finanche nel contraddittorio che, come al
solito,finirà con il mandare in TILT le amministrazioni
provinciali e quanti hanno avuto il passaggio a TI credendo
con fiducia nell’applicazione delle norme.
Dalle tante segnalazioni e richieste ricevute , non
possiamo quindi che rappresentare e sperare in una soluzione,
chiara, corretta e tempestiva da parte del MPI.
Ufficio stampa Gilda degli
insegnati di Latina
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