Gli edifici scolastici e la prevenzione incendi
La normativa per la prevenzione incendi applicata alle scuole prevede che gli edifici scolastici non siano ubicati in luoghi potenzialmente pericolosi e a rischio di incendio o esplosione.
La progettazione della struttura deve prevedere il passaggio di mezzi di soccorso dei Vigili del Fuoco, delle uscite indipendenti nel caso il complesso scolastico sia composto da ambienti distinti ma adiacenti e i materiali di costruzione devono garantire la resistenza al fuoco.
Esistono poi degli spazi considerati particolarmente a rischio per via delle attività che vi si svolgono: spazi per esercitazioni, per depositi, tecnologici, per attività parascolastiche, mense e dormitori. In questi casi esistono vere e proprie tabelle di riferimento per accertare che il dimensionamento degli spazi, gli impianti e i materiali impiegati nella costruzione siano a norma.
I criteri di affollamento degli ambienti, in generale, devono attenersi a dei canoni di riferimento e le vie di uscita devono essere organizzate su un sistema dimensionato in base al massimo affollamento ipotizzabile. Il numero delle uscite dai singoli piani non deve essere inferiore a due le uscite devono essere poste in punti ragionevolmente contrapposti.
Per la gestione ottimale delle situazioni di emergenza, le scuole devono essere dotate di un impianto elettrico di sicurezza, di un sistema di allarme a campanelli che richiami l’attenzione con un particolare suono (per alcune tipologie di edifici scolastici è richiesto anche un impianto di altoparlanti) e di idonei mezzi antincendio come la rete idranti, gli estintori, la segnaletica di sicurezza e sistemi di rilevazione ed estinzione incendi. |